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L’impatto del Covid-19 sull’industria del turismo

L’impatto del Covid-19 sull’industria del turismo è stato devastante. Le due ondate della pandemia hanno messo in ginocchio moltissimi operatori di questo settore e, nonostante le ultime notizie sul vaccino siano incoraggianti, possiamo dire con certezza che questo fenomeno lascerà l’intero settore molto diverso da come lo aveva trovato. In questi mesi non sono mancati sondaggi e inchieste fra gli addetti ai lavori e fra i clienti, allo scopo di capire in che modo stiano cambiando i comportamenti e le aspettative di chi viaggia e di chi lavora nel settore turistico. Tutte queste informazioni ci servono per pianificare la ripresa, adattando i servizi offerti alle nuove caratteristiche della domanda e permettere ai professionisti e alle aziende in difficoltà di armarsi degli strumenti giusti per riprendere al meglio la propria attività.

La prima esigenza dei viaggiatori: avere informazioni chiare e ufficiali per garantire la sicurezza

La prima tendenza che emerge, a tutti i livelli e in quasi tutti i paesi colpiti dalla pandemia, è un forte desiderio di informazioni affidabili. Anche durante le timide riaperture estive, infatti, gli operatori turistici hanno ottenuto i migliori risultati fornendo prima di tutto informazioni sulla sicurezza. I viaggiatori, soprattutto quelli più avveduti e responsabili, si aspettano che queste informazioni siano verificabili e ufficiali, ricollegabili immediatamente a fonti autorevoli e certificate. Lavorare in coordinamento con le istituzioni locali è una strategia vincente, poiché permette il rilancio del turismo in modo sicuro per la salute di tutti. Diventa espositore per il settore turismo

Cambia il nostro modo di scegliere le destinazioni

Uno dei maggiori indicatori dell’impatto del Covid-19 sull’industria del turismo è il modo in cui i viaggiatori scelgono le destinazioni da visitare. Fra i parametri che possono influenzare la scelta, infatti, compare anche il modo in cui ogni paese, regione e perfino comune ha gestito la pandemia. Non solo in termini di restrizioni sulle attività e sull’aggregazione, ma anche e soprattutto in termini di risultati, tenuta del sistema sanitario, numero dei contagi e gravità dell’impatto sulla popolazione. In mancanza di opzioni convincenti o in presenza di restrizioni sui viaggi aerei o inaffidabilità dei vettori, si tende ovviamente a preferire destinazioni più vicine, meglio se raggiungibili con un mezzo privato.

Per ammortizzare l’impatto del Covid-19 sull’industria del turismo è importante venire incontro alle esigenze dei clienti

Quando parliamo di effetti della pandemia sull’industria turistica non ci riferiamo solo all’attitudine dei clienti al viaggio, ma anche al loro rapporto con gli operatori – che poi è l’elemento che ha le conseguenze più dirette sulle singole aziende. La grande incertezza di questo periodo rende indispensabile una certa flessibilità, soprattutto con le policy di cancellazione. Tutte le aziende (a onor del vero, non molte) che hanno scelto di mantenere una linea relativamente rigida rispetto alle modifiche delle prenotazioni hanno perso lead di valore. Chi invece ha saputo adattare la propria gestione dell’emergenza, offrendo alternative valide (per esempio buoni, la possibilità di cambiare la prenotazione senza costi aggiuntivi, offerte alternative o cancellazioni senza vincoli) hanno mantenuto ottimi rapporti con i clienti, aprendosi a possibilità di remarketing che si dimostreranno vitali in fase di ripresa.

Pubblicato il 20-11-2020

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